08/02/15
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L'alluvione che originò il Mediterraneo
La ricerca di un team spagnolo

Ricostruita la gigantesca inondazione che più di 5 milioni di anni fa riportò l'acqua nel bacino



MILANO – Un'alluvione catastrofica, di proporzioni mai viste, la
più grande che abbia conosciuto il nostro Pianeta. È quella che circa
5,33 milioni di anni fa ha portato al riempimento del bacino del
Mediterraneo, dopo che lo spostamento delle zolle dei continenti lo
aveva isolato completamente dall’Atlantico (alla fine del Miocene),
portandolo a essiccarsi gradualmente durante quella che è nota come la
"crisi di salinità".

LO STUDIO – Sono i ricercatori
spagnoli del Consiglio Superiore di Investigazione Scientifica (CSIC)
gli autori di uno studio che oggi rivela i dettagli della colossale
inondazione che ha riportato in vita il Mare Nostrum. L’indagine, pubblicata sulla rivista scientifica Nature,
ha permesso agli esperti di stabilire che tale processo di riempimento
non è stato per nulla lento: tutto sarebbe avvenuto nell'arco di 2 anni
al massimo e non nel corso di 10mila anni, come altre teorie
vorrebbero.

INONDAZIONE – Secondo gli scienziati,
infatti, quando (nell’era geologica dello Zancleano) le acque
dell’Atlantico sono riuscite a fluire nuovamente attraverso lo stretto
di Gibilterra in quella che ormai era sostanzialmente una valle
disseccata, si è verificata una vera e propria inondazione
catastrofica. Il livello del mare si è alzato rapidamente, con picchi
massimi di 10 metri al giorno, e in breve tempo il bacino ha accolto il
90 per cento delle sue acque. Così, tramite l'alluvione Zancleana, il
Mediterraneo è tornato a essere un mare.


Alessandra Carboni

Fonte




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